I metalli pesanti sono quei metalli che hanno densità maggiore di 4.5 grammi, come ad esempio: arsenico, cadmio, mercurio, nichel, piombo, tallio, vanadio.
Hanno origine da sorgenti naturali come erosione dei suoli ed eruzioni vulcaniche oppure da sorgenti antropiche come i metalli presenti nel particolato atmosferico a causa di industrie minerarie, fonderie, raffinerie, inceneritori di rifiuti.
I metalli pesanti sono inquinanti che, anche in basse concentrazioni, possono comportare una vasta gamma di effetti negativi sull’ambiente e sull’uomo.
I metalli possono essere tossici per l’uomo (come Nichel, Cadmio e Piombo) e cancerogeni (come Nichel, Cadmio). Sull’ambiente gli effetti sono legati alla spiccata tendenza dei metalli di accumularsi nei tessuti animali e vegetali.
In Abruzzo il caso di Bussi sul Tirino, ha visto la contaminazione della falda da composti organici clorurati, mercurio, piombo, diossina e da altri metalli pesanti.
Le acque di falda, compromesse, non sono più state utilizzate a fini potabili e alimentari.
Qualche mese fa l’effetto Lockdown aveva restituito acque più limpide, a causa della chiusura delle attività e non grazie ad efficaci politiche messe in campo per ridurre gli scarichi inquinanti.
Oltre agli scarti industriali un problema non secondario è l’utilizzo dei pesticidi in agricoltura. Abbiamo bisogno delle innovazioni tecnologiche che aprono alla tutela degli ambienti idrici.
Vi invitiamo a denunciare eventuali casi di inquinamento scrivendo o mandando il materiale alla mail fareverde.ch.pe@gmail.com.
Sarà necessario indicare luogo e data dell’avvistamento di rifiuti, chiazze o liquami sospetti in modo da poter intervenire nel modo appropriato, ripristinando le condizioni ambientali ottimali.